sabato 3 marzo 2012

Reggio Calabria





Reggio Calabria

È tra le più antiche città d'Europa: la colonia calcidese venne fondata nell'VIII secolo a.C. presso il sito in cui sorgeva un antichissimo insediamento risalente al III millennio a.C. Il luogo fu precedentemente occupato da popolazioni autoctone quali gli Aschenazi, gli Ausoni, gli Itali governati da Re Italo (da cui il nome di Italia successivamente esteso alla penisola) e dal mitico re Giocasto (la cui tomba sorgeva sul promontorio di Punta Calamizzi - Pallantiòn, punto d'approdo dei coloni greci). La colonia mantenne il preesistente nome di Rhegion(Ρήγιoν, Capo del Re), già noto come Erythrà (Ερυθρά, La Rossa).

Reggio fu una tra le più importanti città della Magna Grecia raggiungendo nel V secolo a.C.una notevole importanza politica ed economica sotto il governo di Anassila. La polis raggiunse dunque un grande pregio artistico-culturale grazie alla sua scuola filosofica pitagorica ed alle sue scuole di scultura e di poesia nelle quali si formaranno artisti come Pitagora da Reggio e Ibico.
Divenne quindi alleata di Atene nella guerra del Peloponneso e successivamente fu espugnata dai siracusani di Dionigi I nel 387 a.C.
Città autonoma nelle istituzioni governative, Rhegium fu importante alleata e socia navalis di Roma. Successivamente in età imperiale divenne uno dei più importanti e floridi centri dell'Italia meridionale, essendo tra l'altro sede del Governatore della Regio III Lucania et Bruttii (Regione di Lucania e Bruzio).

Età medioevale

In epoca bizantina Reggio divenne infatti Metropoli dei possedimenti bizantini dell'Italia Meridionale, Capitale del Ducato di Calabria e perno del rito greco in Italia. Conobbe una certa prosperità fino all'VIII secolo, quando assurse a sede episcopale.
Molti furono i popoli che si avvicendarono a Reggio in epoca alto-medievale, a testimonianza dell'interesse strategico della città. Per alcune centinaia di anni Reggio fu materia di contesa tra Saraceni, Longobardi, Bizantini e Normanni. Nel 1060 Roberto il Guiscardo e Ruggero d'Altavilla la sottrassero per sempre ai bizantini. Ma gli elementi della cultura e della religiosità greca sopravvissero fino al XVII secolo, anche se nel 1081 papa Gregorio VII ristabilì il rito latino.
Nel 1282 durante i Vespri Siciliani Reggio si schierò al fianco di Messina e delle altre città della Sicilia orientale, con cui condivideva storia ed interessi commerciali e culturali, appoggiando nella rivolta anti-angioina le forze aragonesi. Successivamente la città venne assegnata al Regno di Napoli nel XIV secolo ed ottenne nuovi poteri amministrativi di larga base comunale.
Reggio in un'incisione cinque-seicentesca

 

 

Età moderna 

Nel Cinquecento le continue incursioni barbaresche, le epidemie e l'oppressivo fiscalismo della dominazione spagnola portarono Reggio ad una decadenza che culminò con il disastroso terremoto del 1783. Il sisma infatti danneggiò gravemente Reggio e tutta la Calabria meridionale.
Nal 1806 Napoleone occupò la città, destinandola a ducato ed a suo quartier generale. Reggio liberale ebbe quindi un certo ruolo nei moti risorgimentali ed entrò a far parte del Regno d'Italia.
A Reggio, all'alba del 21 agosto 1860 con la celebre Battaglia di Piazza Duomo, Giuseppe Garibaldi conquistò il Regno delle Due Sicilie che consegnò al Re Vittorio Emanuele II. Il sindaco della città Brun Antonio Rossi fu dunque il primo del Regno a proclamare la fine del dominio di Francesco II e l'inizio della dittatura del generale Garibaldi. Il quale, a ricordo della battaglia, scrisse:

« Un piede è posto al fin sulle ridenti sponde di Reggio e di novella gloria ornar la fronte gli argonauti invano spesseggian folti incrociatori e invano oste nemica numerosa, il dito di Dio conduce la tirannicida falange e oste e baluardi e troni son rovesciati nella polvee e riede sulle ruine del delitto il santo dell'uom diritto e libertade, e il cielo alla redente umanità sorride. »

(Giuseppe Garibaldi)
Reggio tornava così ad appropriarsi del nome Italia, che secondo Aristotele era nato proprio sulle sue coste, derivando dal nome di un mitico re degli Enotri, Italòs.

Età contemporanea


« ...In una catastrofe che nessuna mente umana avrebbe potuto concepire, nemmeno nei sogni di una macabra fantasia, che nessuna parola saprà mai riprodurre, che nussuna penna saprà mai descrivere, noi abbiamo tutto perduto... »

(Frase tratta dal libro "Reggio,Immagini di una catastrofe" di Natale e Pietro Cutrupi)

Il lungomare distrutto dal terremoto


Il 28 dicembre 1908 Reggio subì le conseguenze di uno degli eventi più catastrofici del XX secolo: un terremoto  che raggiunse magnitudo 7,1 e danneggiò gravemente la città.
La città odierna segue lo schema della ricostruzione avvenuta nei primi decenni del Novecento con canoni moderni, fra gennaio e settembre 1943 dovette subire pesanti bombardamenti da parte delle truppe dell'8ª Armata britannica che rasero al suolo i quartieri di Santa Caterina, Arangea Tremulini e Sbarre uccidendo più di 2.000 civili. Dopo la seconda guerra mondiale la città è cresciuta notevolmente, quasi raddoppiando la sua popolazione fino ai circa 200.000 abitanti attuali. 

La rivolta

Nei primi anni settanta a Reggio si ebbero sconvolgimenti di carattere amministrativo a seguito dei violenti disordini di piazza dovuti alla rivendicazione dello status di capoluogo regionale, che per effetto del nuovo statuto ordinario regionale fu assegnato a Catanzaro. La soluzione fu raggiunta con un compromesso che prevedeva la divisione tra il livello amministrativo e politico, affidato a Catanzaro (con la sede della Giunta e della Presidenza), e quello economico (il Consiglio Regionale), posto a Reggio.
Reggio Calabria - Panorama
Tra gli anni settanta e ottanta la città attraversò un ventennio buio che favorì il dilagare della criminalità organizzata e del degrado urbano, ma a partire dai primi anni novanta ebbe inizio un periodo di straordinario rinnovamento,la cosiddetta "Primavera di Reggio", grazie all'opera del sindaco Italo Falcomatà, che ha consentito alla città di ritrovare la sua identità e di favorire la ripresa sociale ed economica. 

La città è attualmente al centro di un'importante trasformazione urbana ed architettonica improntata alla modernità ed all'innovazione.

Fonte: Wikipedia

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