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Corso Garibaldi Anni '20 |
La via ha origine dopo il sisma del 1783, quando il Governo Borbonico attuò un generale piano di ricostruzione basato su modelli illuministici, il che impose per la ricostruzione della città un sistema di strade a scacchiera, cancellando così l'antica struttura urbana medioevale. Dalla demolizione dell'antica cinta muraria si creò l'asse viario del Corso Garibaldi, chiamato allora Corso Borbonico, lastricato con pietra bianca di Macellari e costeggiato dalla perfezione architettonica dei palazzi signorili e dalle ampie piazze. Nell'agosto del 1861, dopo la conquista garibaldina della città, il Corso viene rinominato Corso Garibaldi.
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Corso Garibaldi dopo il terremoto |
Dopo l'Unità d'Italia, la città fu dotata di importanti edifici pubblici e culturali che trovarono la loro naturale collocazione sul Corso. La strada assunse sempre più il ruolo di cuore pulsante della vita economica, culturale e politica della città.
Il 28 dicembre 1908, il catastrofico terremoto della storia recente della città cancellò definitivamente le preesistenze monumentali che ne costituivano la memoria ed annullò, in gran parte, il patrimonio abitativo. L'attuale impianto urbanistico ed architettonico della via nasce dal conseguente piano regolatore, redatto dall'ingegnere Giuseppe de Nava, che mantenne l'impianto urbanistico a scacchiera ma impose la costruzione di palazzi con elevazione non superiore ai due piani fuori terra e dotò la via di nuovi slarghi e piazze.
Negli anni '10 del secolo scorso attraverso il Corso si sviluppava la la rete tranviaria della città che fu in esercizio per circa quindici anni, fino al 1928 quando fu dismessa. Oggi conserva ancora la sua sistemazione originaria, a differenza che i piani terreni degli edifici sono stati edibiti ad eleganti negozi e rinomati bar e ritrovi
Procedendo da nord verso sud si trovano:
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Corso Giuseppe Garibaldi |
- Piazza De Nava con il monumento a Giuseppe De Nava.
- Palazzo Corigliano, in stile liberty.
- La chiesa battista.
- La chiesa di San Giuseppe, chiesa originaria del 1598, distrutta più volte dai sismi; in stile gotico, custodisce alcune notevoli tele, una pregevole pala d’altare e luminarie in ferro battuto.
- Palazzo della Banca d'Italia.
- Palazzo Trapani-Lombardo.
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Chiesa S. Giorgio al Corso |
- La chiesa di S. Giorgio al Corso, chiesa nota anche con il nome di Tempio della Vittoria, in stile neoclassico e dedicata al patrono della città, presenta sopra il portale una lunetta vitrea che raffigura S. Giorgio che uccide il drago. La chiesa è un esempio di architettura commemorativa e risente pesantemente del trionfalismo fascista di maniera. L’interno è magniloquente, poco luminoso e trasudante dolor patrio (si trova anche un libro con i nomi di tutti i caduti della provincia durante la prima guerra mondiale). Nel cortile, è conservato un involucro di bomba aerea, con incisione. Sullo slargo antistante si trova la statua dell'angelo tutelare.
- Il palazzo Mazzitelli con prospetti permeati da canoni classici con influssi dell'architettura liberty.
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Teatro Francesco Cilea |
- Il teatro Comunale, dedicato al massimo compositore calabrese Francesco Cilea. L’edificio ospita la pinacoteca civica e il Centro di Documentazione delle Arti Popolari Calabresi che espone numerosi e interessanti pezzi dell’artigianato rurale calabrese e oggetti della civiltà materiale, distribuiti in sezioni dedicate alla tessitura, alla ceramica, alla lavorazione del ferro battuto, del legno ecc.
- La Piazza Vittorio Emanuele II, nota più comunemente come piazza Italia, con al centro il Monumento all'Italia del 1868 di Rocco Larussa, in marmo di Carrara. Nella piazza si trovano palazzo Melissari-Musitano del 1912, il palazzo della Provincia, palazzo S. Giorgio (sede del Municipio) e il palazzo della Prefettura.
- Palazzo Nesci, l’unico edificio di corso Garibaldi che ha resistito al sisma del 1908 grazie alla sua struttura in muratura di pietra di elevato spessore e rinforzi in legno; risalente agli inizi del XIX secolo, ha un’imponente portale in pietra di stampo neoclassico e atrio interno.
- La piazzetta Camagna con la statua bronzea in suo onore.
- Lo storico palazzo Vitrioli, dove nacquero e vissero i componenti di una delle famiglie più in vista della città tra i quali l'umanista Diego Vitrioli e i pittori apprezzati Annunziato e Tommaso Vitrioli.
- Piazza Duomo con l'imponenete Cattedrale cittadina
- La villa comunale Umberto I
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Piazza Garibaldi |
Piazza Garibaldi con la statua in suo onore che volge le spalle alla Stazione centrale della città.
Fonte Wikipedia
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