domenica 18 marzo 2012

Conosciamo Piazza Vittorio Emanuele II (Piazza Italia)


Reggio Calabria

Piazza Vittorio Emanuele II (anticamente Tocco Piccolo), meglio nota come Piazza Italia, è una delle piazze più importanti della città di Reggio Calabria.
Descrizione
Piazza Italia, la cui pianta è di forma quadrata, apre il suo lato sud orientale sul Corso Garibaldi, ed è orientata seguendo l'impianto urbanistico del centro storico in posizione obliqua rispetto ai punti cardinali.
Circondata da importanti edifici istituzionali che vi si affacciano, la piazza è il cuore politico-amministrativo del territorio reggino.
In particolare sulle direttrici ortogonali sorgono:
  • Palazzo San Giorgio, sede del municipio, a nord-est;
  • Palazzo del Governo, sede della Prefettura, a nord-ovest;
  • Palazzo Melissari-Musitano, a sud-est;
  • Palazzo Foti, sede della Provincia, a sud-ovest;
mentre adiacenti obliquamente sorgono:
  • Palazzo Spanò Bolani, a nord;
  • Teatro Francesco Cilea, a est;
  • Palazzo del Banco di Napoli, a ovest.
Al centro della piazza sorge il monumento all'Italia, che da 140 anni ne caratterizza la denominazione popolare.
Storia
Nel corso dei secoli l'area oggi conosciuta come Piazza Italia ha avuto numerose denominazioni, strettamente legate alle vicende e alle epoche storiche di Reggio:
Durante il periodo Svevo, tra il XVI e il XVII secolo, era denominata Tocco Piccolo, in relazione alla consuetudine amministrativa di dividere la città in due Tocchi. Nelle due piazze venivano eletti i tre sindaci della città: mentre al Tocco Piccolo si eleggeva il rappresentante di estrazione nobiliare, al Tocco Grande, cioè la Piazza del Duomo, venivano eletti gli altri due che erano il rappresentante del popolo e quello delle classi artigiane.
Dopo il terremoto del 1783, la piazza fu prevista nel progetto del ing. Giovan Battista Mori.
Nel XIX secolo, tra il 1810 e il 1860, la piazza alternò ben sette denominazioni, delle quali tre attribuite dal popolo: prima piazza della Cattolica (legata alla presenza dell'omonima chiesa); poi Re Gioacchino, in onore del re di Napoli Gioacchino Murat, per il quale venne eretto anche un obelisco; durante la Restaurazione, venne chiamata piazza dei Gigli, con riferimento all'allora famiglia reale dei Borboni, in onore dei quali, nel 1828, venne eretto un monumento dedicato a Ferdinando I Re delle Due Sicilie.
Con l'ingresso in città di Giuseppe Garibaldi e l'unificazione dell'Italia, nel 1860 la statua borbonica venne abbattuta e la piazza venne intitolata a Vittorio Emanuele II re del nuovo Regno d'Italia.
Nel 1868 viene collocata la statua in marmo bianco di Carrara, che tuttora si erge al centro della piazza, opera dello scultore Rocco Larussa, che rappresenta una figura femminile, l'Italia.
Dopo il terremoto del 1908 la piazza fu prevista nel piano di riedificazione redatto dall'ing. Pietro De Nava.
Al 1914 risalgono alcune modifiche relative all'ampliamento dell'area, condizionate dalla successiva realizzazione di Palazzo San Giorgio, e al riposizionamento centrale della statua dell'Italia rispetto al nuovo assetto della piazza. L'assetto scenografico dell'invaso, si completò poi con l'edificazione del Palazzo della Provincia al posto dell'edificio dell'Intendenza di Finanza, e con il Palazzo della Prefettura nel sito in cui prima sorgevano il Monastero della Visitazione e l'antica Prefettura.
Curiosità
Accanto alle denominazioni ufficiali, si ricordano anche quelle che la piazza ha avuto nel corso dei secoli dettate dall'affetto del popolo:
  • piazza Mercato, durante il periodo della dominazione francese;
  • piazza 'Ndagghi, intesa come luogo di ozio, di sosta;
  • infine l'attuale piazza Italia, legata alla presenza della statua di Rocco Larussa
  Fonte: Wikipedia

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