Ciao Piaggio |
Sin dalla sua presentazione si è particolarmente distinto per la semplicità meccanica: è infatti provvisto di un motore da 49,3cc a due tempi funzionante con miscela benzina/olio al 2%; l'avviamento avviene tramite pedali fatti di metallo ricoperto di plastica nera.
Dotato di un telaio molto semplice in lamiera d'acciaio,
le cui forme richiamavano le biciclette da donna del tempo e al cui
interno era ricavato anche il serbatoio del carburante (2,8 litri di
capacità), di trasmissione automatica e di impianto frenante a tamburo, divenne in breve tempo un veicolo di successo al pari dell'altra famosa creazione della casa, la Vespa.
Nella fabbricazione si era cercato di ridurre al minimo i costi e
tutto era improntato alla massima semplicità, a partire dall'impianto
delle sospensioni anteriori a biscottino. Per quanto riguarda il posteriore, la sospensione era addirittura inesistente e il comfort
per il guidatore era affidato a delle molle sottostanti al sellino. Un
ridotto numero di esemplari della prima serie aveva la ruota anteriore
anch'essa priva di sospensione e dotata di un freno a forcella di tipo
ciclistico. Queste scelte tecniche resero possibile, in data 11 ottobre 1967, presentarlo al pubblico al prezzo di listino di sole 55.000 lire.
Uno dei suoi punti di forza era certamente il peso irrisorio, oltre
al ridotto consumo di carburante e alla manutenzione particolarmente
semplificata.
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