Gallico Il Maresciallo Romano Leonardo (terzo da sn) per le vie del paese |
▼
venerdì 28 febbraio 2014
giovedì 27 febbraio 2014
Chiacchiere - Post n. 2135
CHIACCHIERE
Le chiacchiere sono dolci molto friabili tipici del periodo di Carnevale che hanno un'antichissima tradizione che risale, probabilmente, all'antica Roma.
Difficoltà: facile
Tempo di preparazione: 90 minuti
INGREDIENTI
- Farina 300 gr.
- Uova 2
- Burro 50 gr.
- Vermuth bianco 80 gr.
- Zucchero 40 gr.
- Zucchero a velo q.b.
- Sale un pizzico
1 - Setacciate la farina e disponetela su una spianatoia (oppute in una ciotola o nella tazza di un robot) nella classica forma a fontana; ponete al centro il burro, lo zucchero, le uova il vermuth ed un pizzico di sale.
2 - Lavorate bene gli ingredienti fino a formare un impasto liscio ed elastico (se impastate a mano lavoratelo su di una spianatoia per almeno 10 minuti), al quale darete la forma di una palla che lascerete riposare, avvolto nella pellicola trasparente in luogo fresco, per almeno 30 minuti.
3 - Spianate la pasta per mezzo dell'apposita macchinetta (o con un mattarello), in modo da ottenere una sfoglia dello spessore di 2 mm.
4 - Dividete la pasta in rettangoli di 6 x 4 cm con la rotella. Praticate 2 incisioni parallele al centro; poi
allargale leggermente con le dita. Potete preparare cosi tutte le chiacchiere o alternare le varie forme:
TRIANGOLIi: tagliate la pasta a quadrati di 10 cm di lato, dividete in 2 diagonalmente, incidete al centro i 2 triangoli ottenuti e allargate leggermente la pasta.
FIOCCHETTI: ritagliate dalla pasta delle strisce larghe circa 1,5 cm e lunghe circa 10 cm; quindi annodate, inserendo la punta delle dita, perche il nodo resti molto morbido.
INTRECCIATE: diividete la sfoglia in rettangoli di 8 x 4 cm circa, praticate al centro di ciascuno 3 incisioni parallele, allargate un poco e sollevate una delle 2 strisce interne. Portate, quindi, verso l'esterno la striscia di pasta che avete sollevato e intrecciatela con l'altra.
5 - Friggete le chiacchiere nell'olio caldissimo, sgocciolale, mettile su carta assorbente e spolverizzatele con lo zucchero a velo setacciato.
Si consiglia di consumare le chiacchiere appena pronte, ma se desiderate conservarle potete tenerle un paio di giorni sotto una campana di vetro oppure in un sacchetto di carta.
Le chiacchiere sono dolci molto friabili tipici del periodo di Carnevale che hanno un'antichissima tradizione che risale, probabilmente, all'antica Roma.
Difficoltà: facile
Tempo di preparazione: 90 minuti
INGREDIENTI
- Farina 300 gr.
- Uova 2
- Burro 50 gr.
- Vermuth bianco 80 gr.
- Zucchero 40 gr.
- Zucchero a velo q.b.
- Sale un pizzico
1 - Setacciate la farina e disponetela su una spianatoia (oppute in una ciotola o nella tazza di un robot) nella classica forma a fontana; ponete al centro il burro, lo zucchero, le uova il vermuth ed un pizzico di sale.
2 - Lavorate bene gli ingredienti fino a formare un impasto liscio ed elastico (se impastate a mano lavoratelo su di una spianatoia per almeno 10 minuti), al quale darete la forma di una palla che lascerete riposare, avvolto nella pellicola trasparente in luogo fresco, per almeno 30 minuti.
3 - Spianate la pasta per mezzo dell'apposita macchinetta (o con un mattarello), in modo da ottenere una sfoglia dello spessore di 2 mm.
4 - Dividete la pasta in rettangoli di 6 x 4 cm con la rotella. Praticate 2 incisioni parallele al centro; poi
allargale leggermente con le dita. Potete preparare cosi tutte le chiacchiere o alternare le varie forme:
TRIANGOLIi: tagliate la pasta a quadrati di 10 cm di lato, dividete in 2 diagonalmente, incidete al centro i 2 triangoli ottenuti e allargate leggermente la pasta.
FIOCCHETTI: ritagliate dalla pasta delle strisce larghe circa 1,5 cm e lunghe circa 10 cm; quindi annodate, inserendo la punta delle dita, perche il nodo resti molto morbido.
INTRECCIATE: diividete la sfoglia in rettangoli di 8 x 4 cm circa, praticate al centro di ciascuno 3 incisioni parallele, allargate un poco e sollevate una delle 2 strisce interne. Portate, quindi, verso l'esterno la striscia di pasta che avete sollevato e intrecciatela con l'altra.
5 - Friggete le chiacchiere nell'olio caldissimo, sgocciolale, mettile su carta assorbente e spolverizzatele con lo zucchero a velo setacciato.
Si consiglia di consumare le chiacchiere appena pronte, ma se desiderate conservarle potete tenerle un paio di giorni sotto una campana di vetro oppure in un sacchetto di carta.
lunedì 24 febbraio 2014
I dottori dei Bronzi - Post n. 2134
Anno 1995 |
Immagine inviata da Alessia Sgrò per la pubblicazione con la seguente didascalia:
"I dottori dei bronzi... 1995 Vincenzo Calafiore, Leonardo Arone, Roberto Spadea, Gianfranco Micheli, Roberto Ciabattone e Sgrò Giuseppe (mio padre)."
lunedì 17 febbraio 2014
venerdì 14 febbraio 2014
mercoledì 12 febbraio 2014
lunedì 10 febbraio 2014
Mussolini a Piazza del Popolo - Post n. 2126
31 marzo 1939 Benito Mussolini parla alla folla |
A pochi mesi dallo scoppio della II Guerra Mondiale (1 settembre) e a un anno e più dall’intervento dell’Italia nel conflitto (10 giugno 1940) la prima visita di Mussolini e soprattutto il discorso che egli tenne dal podio di (oggi) Piazza del Popolo, di fronte ad una folla entusiasta e straripante che pronunciò il seguente discorso:
«Camicie Nere, voi mi avete atteso per 16 anni dando prova di quella discrezione che è un segno distintivo dei popoli di antica civiltà quali voi siete.
In questi 2 giorni io ho assaggiato la tempra di questo popolo.
È una tempra di buon metallo, di un metallo col quale si fanno le vanghe e le spade, gli aratri e i moschetti.
Per la vostra organizzazione, per il vostro stile, per il vostro ardore, voi siete in linea con tutte le province d'Italia.
Venendo in questa terra si ha la certezza assoluta, attraverso le miriadi e miriadi dei vostri figli, la certezza assoluta della continuità nei secoli della nostra Patria.
I popoli forti sono popoli fecondi, sono viceversa deboli i popoli sterili.
Quando questi popoli saranno ridotti a un mucchio miserabile di vecchiardi, essi piegheranno senza fiato sotto la sferza di un giovane padrone.
I vecchi governi avevano inventato, allo scopo di non risolverla mai, la cosiddetta questione meridionale.
Non esistono questioni meridionali e questioni settentrionali, esistono questioni nazionali poiché la Nazione è una famiglia, e in questa famiglia non vi devono essere figli privilegiati e figli derelitti.
Dopo il mio discorso agli squadristi a Roma, ben poco vi è da aggiungere.
Noi non dimentichiamo, noi ci prepariamo, noi tentiamo da decenni e quindi siamo sempre pronti come è sicuro di un popolo che ha molte armi e tantissimi cuori.
Sono passati più di 4 anni di prove aspre e di gravi sacrifici culminati però nella conquista dell'Impero, che è Impero di Popolo, che sarà difeso dal Popolo per terra, per mare e nel cielo contro chiunque.
Popolo e Regime sono tutt'uno, Forze Armate e Popolo sono tutt'uno, e questo Popolo Italiano è pronto ad indossare lo zaino, poiché come tutti i popoli giovani non teme il combattimento ed è sicuro della vittoria.»
Toni Mirandola - Post n. 2125
Toni Mirandola con la sua Ducati 98 sul Lungomare nel 1955 |
domenica 9 febbraio 2014
Storia della Stazione Lido - Post n. 2124
La stazione Reggio Calabria Succursale, che cominciò a funzionare in una baracca, venne costruita nel 1881 ad un solo piano ma non priva di una certa grazia.
Sul finire del secolo venne edificata a due piani in muratura, con una bella pensilina che poi venne eliminata.
Fu distrutta dal terremoto del 1908
Ricostruita, nel 1940 assume il nome di Reggio Calabria Lido.
Nella seconda metà degli anni '70, essendo iniziati i lavori per l'intubata ferroviaria, la stazione di Piazza Indipendenza viene abbattuta e ricostruita presso la Pineta Zerbi.
Con diversi anni di ritardo, rispetto ai tempi fissati per il termine dei lavori, la stazione Reggio Lido ritorna a Piazza Indipendenza.
Sul finire del secolo venne edificata a due piani in muratura, con una bella pensilina che poi venne eliminata.
Fu distrutta dal terremoto del 1908
Ricostruita, nel 1940 assume il nome di Reggio Calabria Lido.
Nella seconda metà degli anni '70, essendo iniziati i lavori per l'intubata ferroviaria, la stazione di Piazza Indipendenza viene abbattuta e ricostruita presso la Pineta Zerbi.
Con diversi anni di ritardo, rispetto ai tempi fissati per il termine dei lavori, la stazione Reggio Lido ritorna a Piazza Indipendenza.
Istituto Magistrale "Tommaso Gullì" - Post n. 2123
Istituto Magistrale "Tommaso Gullì" dist. Via Pio XI Classe Quarta sez. H a.s. 1977/1978 |
Immagine pubblicata da Antonio Luvarà sulla pagina facebook Reggio era...
giovedì 6 febbraio 2014
Istituto Tecnico Femminile "Michele Guerrisi" - Post n. 2121
Istituto Tecnico Femminile "Michele Guerrisi" Classe Quinta a.s. 1968-1969 Gita a Montecatini, Lucca e Collodi |
Immagine pubblicata da Nuccia Nicolò sulla pagina facebook Reggio era...
mercoledì 5 febbraio 2014
Orfanatrofio Fondo Versace - Post n. 2119
Orfanotrofio Fondo Versace (RC) Anni 70-71 |
Mino Reitano - Post n. 2118
Mino Reitano |
In questa foto è riconoscibile un giovane Mino Reitano. Immagine pubblicata da Ennio Macrì sulla pagina facebook Reggio era...
martedì 4 febbraio 2014
lunedì 3 febbraio 2014
Carnevale anno 1967 - Post n. 2116
domenica 2 febbraio 2014
I nonni di Monica Vita - Post n. 2115
Iannò Pina e Repaci Cosimo anni '50/'60 |
Immagine inviata da Monica Vita per la pubblicazione che ritrae i nonni, entrambi nati nel 1924, davanti l'aeroporto.